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Schulim Vogelmann

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  • Nuovi_responsi_di_Torà_dagli_anni_dell’ira

    Nuovi responsi di Torà dagli anni dell’ira 

    Kalonymus Shapira

    Dov’era Dio quando gli ebrei venivano bruciati? È a questa apparente assenza di Dio che la raccolta di omelie di Rabbi Kalonymus Shapira, tradotte per la prima volta in italiano, offre una risposta, profonda e affascinante. È una risposta saldamente radicata nel mondo spirituale di un Rabbi, che negli anni tragici del ghetto di Varsavia, nell’anticamera dello sterminio nazista, seppe far risuonare in modo straordinario la voce della Torà e con essa rinsaldare la speranza e la fiducia di tanti fratelli e sorelle con i quali si trovò a condividere l’ora più buia ...

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  • Lettere_sull’ebraismo

    Lettere sull’ebraismo 

    Stefan Zweig

    Stefan Zweig, uno degli autori di maggior successo di lingua tedesca della prima metà del ventesimo secolo, proveniva da una famiglia ebrea viennese facoltosa e assimilata, in cui la tradizione ebraica appare, a un primo sguardo, poco più di una traccia sbiadita e residuale. Questo libro, a cura di Stefan Litt, comprende 120 lettere, la maggior parte delle quali inedite, e costituisce una fonte primaria per esplorare la posizione di Zweig sull’ebraismo in modo ampio e articolato. Dalla sua corrispondenza, che comprende, tra gli altri, interlocutori come Martin Buber, Sigmund Freud, Albert ...

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  • Il_cielo_è_un_abisso_di_stelle

    Il cielo è un abisso di stelle 

    Dahlia Ravikovitch

    Amata dal pubblico e celebrata dalla critica, Dahlia Ravikovitch è stata una delle voci più intense della poesia israeliana contemporanea. Le sue liriche oscillano vertiginosamente tra esperienze e linguaggi diversi: sanno essere dure e talvolta romantiche, intime e politiche a un tempo, innovative eppure profondamente legate alla lingua biblica. Da questo esercizio alchemico di coagulazioni e dissolvenze nasce una poesia viva e avvolgente, un distillato di rara bellezza che non può passare inosservato. Il cielo è un abisso di stelle è la prima antologia italiana della ...

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  • Dopo_l’esilio

    Dopo l’esilio 

    Georges-Arthur Goldschmidt

    In questo breve ma denso libro Goldschmidt narra con grande forza espressiva le esperienze di un bambino caduto vittima delle leggi e della persecuzione antisemite sotto la dittatura nazista. Nel 1938 la vita in Germania diventa molto pericolosa anche solo per chi discende da una famiglia ebrea convertita al protestantesimo già nel XIX secolo. I genitori tentano di mettere al sicuro i figli ed è così che a dieci anni Georges-Arthur viene mandato in Italia assieme al fratello maggiore Erich. L’anno seguente, a causa delle leggi razziste fasciste, la fuga prosegue verso la Francia. Nel ...

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  • L’orologio_di_papà_e_altri_ricordi

    L’orologio di papà e altri ricordi 

    Daniel Vogelmann

    «Mio padre era solito dire: “Io non voglio vincere la Lotteria di Tripoli, ma voglio vincere la lotteria quotidiana”. E in cosa consisteva la lotteria quotidiana? “Quando esco di casa trovare subito l’autobus; quando si mette a piovere avere l’ombrello; quando faccio una telefonata importante trovare subito libero...”. A me, allora, sembravano aspirazioni modeste. Ora so che è più facile vincere la Lotteria di Tripoli». ... Vai alla scheda

  • Lampo_all’alba

    Lampo all’alba 

    Lea Goldberg

    Lampo all’alba, vertice della poesia di Lea Goldberg (1911-1970), risuona tutto della poesia ebraica antica come di quella moderna; un coro in cui si insinuano forti gli echi della letteratura europea che l’aveva formata. Scritte fra il 1948 e il 1955, le liriche si situano all’ombra della Seconda guerra mondiale e nei chiaroscuri del nascente Stato; sono solcate da sentimenti di lutto, da cui affiorano in raffinate trasfigurazioni le antiche-nuove domande che i tempi imponevano. La raccolta è anche il suo libro più italiano per la presenza di un gran ... Vai alla scheda

  • Prove_di_convivenza

    Prove di convivenza 

    Enrico Campelli

    Nonostante le semplificazioni frequenti, che ne danno un’immagine statica e definita, la nozione di cittadinanza è piuttosto un indicatore critico, un punto di convergenza di processi giuridici, politici e sociali di grande intensità. La cittadinanza, infatti, definisce anche la non-cittadinanza, l’alterità, in un certo modo l’esclusione: neanche uno Stato democratico sfugge a questa regola dialettica, all’individuazione inevitabile del “proprio” straniero. Delle asperità di questo complesso dibattito Israele rappresenta un caso particolarissimo e ...

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  • Camminare_nel_tempo

    Camminare nel tempo 

    Roberto Della Rocca

    Camminare nel tempo raccoglie una serie di brevi riflessioni sulle parashòt – le porzioni di Torà lette settimanalmente – e sulle ricorrenze che scandiscono la vita ebraica. In continuo dialogo con i Maestri e senza rifuggire temi di incalzante attualità, Roberto Della Rocca costruisce un itinerario spirituale che celebra la saggezza dell’ebraismo, la gioia dei suoi ritmi e la vitalità dei suoi insegnamenti, tracciando così per il lettore – «di mese in mese e di Shabbat in Shabbat» (Isaia 66,23) – una via d’accesso al ...

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  • Un_grido_vero

    Un grido vero 

    Luca De Angelis

    De Angelis non si appaga di ricostruzioni di maniera, di biografie stereotipate, contesta i giudizi correnti, propone visioni alternative a tesi consolidatesi nel tempo. Di qui il fascino dei saggi qui raccolti, che partono proprio dalla rivisitazione del luogo comune sullo scrittore illuminista e loico, insensibile ai richiami dell’irrazionale. Molte di queste certezze si sono negli ultimi tempi incrinate, le pagine di De Angelis contribuiranno a insinuare dubbi a coloro che inseguono il mito della chiarezza, della reticenza, della moderazione, dell’equilibrio… Il ritratto che emerge dalla ... Vai alla scheda

  • L’ebreo_in_bilico

    L’ebreo in bilico 

    Dario Calimani

    «Si può scrivere per la fama, e si può scrivere per l’Arte. Si può scrivere per la scienza o per dar voce allo spirito. Si scrive per affermare di esistere o per un bisogno istintivo di comunicare. Ogni scrittura ha un suo motivo, e in ogni scrittura c’è dell’autobiografia, di contenuti o di stile. Ma si può scrivere anche a nome di qualcun altro, per rispondere all’aspettativa di chi mai ha avuto l’ardire di esprimersi, per appagare un bisogno da anni represso, per rispondere con imperdonabile ritardo alla frustrazione di coloro ai quali la ... Vai alla scheda

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