Benvenuto su Giuntina.it

Schulim Vogelmann

Ricerca per argomento
  • grid list
  • Attualità_di_Maimonide

    Attualità di Maimonide 

    Irene Kajon

    L’espressione “condizione umana” significa, per il pensiero oggi prevalente, avversario di ogni metafisica, l’appartenenza dell’uomo soltanto all’essere della natura e della storia: il corpo avvince l’uomo alla terra e il suo pensare e agire non possono sfuggire al tempo. Di qui un’immagine desolata, o frivola, dell’essere umano racchiuso nella sua finitezza. Maimonide nella Guida dei perplessi vede in Mosè il modello per l’uomo: lo spirito profetico, da cui Mosè è animato, si identifica con quell’intelletto puro che comprende come ...

    Vai alla scheda

  • Cercando_l’aria

    Cercando l’aria 

    Haim Ben-Abraham

    Cerchiamo l’aria per vivere, come gli uccelli o le api cercano le correnti propizie ai loro voli. La vera poesia e le vere parole, insegna Mandel’štam, sono sempre «aria rubata», aria che non saremmo «autorizzati» a respirare ma che riesce comunque a entrare e a uscire, stuzzicando le corde vocali che così cominciano a vibrare e a produrre il suono. In Egitto, che già nel suo nome ebraico, Mitzrayim, ricorda spazi angusti, la voce era imprigionata e il discorso impossibile. Mancava l’aria. E così noi cercheremo, facendo dialogare ...

    Vai alla scheda

  • Commento_alle_Massime_dei_Padri

    Commento alle Massime dei Padri 

    Mosè Maimonide

    Il trattato Avòt della Mishnà – noto anche come Massime dei Padri – è una raccolta di insegnamenti etici, che Maimonide interpreta con l’acume del filosofo e la profondità del sapiente ebreo. Questo commento anticipa molti dei temi che saranno poi sviluppati nella Guida dei perplessi: la tensione tra fede e ragione, il senso dell’agire virtuoso, la responsabilità morale e intellettuale dell’individuo. È dunque un’opera che parla non solo agli studiosi di testi ebraici, ma a tutti coloro che cercano un dialogo autentico tra tradizione e pensiero ...

    Vai alla scheda

  • Il_Mosè_di_Freud

    Il Mosè di Freud 

    Yosef Hayim Yerushalmi

    Freud pubblicò L’uomo Mosè e la religione monoteistica nel 1939, lo stesso anno della sua morte. L’Europa era afflitta dal nazismo, e le teorie che il padre della psicoanalisi esprimeva in quest’ultima opera sembrarono un attacco inopportuno ed esecrabile alle radici stesse dell’ebraismo. Per Freud, il monoteismo ebraico sarebbe una derivazione del culto del dio Aton, imposto dal faraone Ikhnaton nel XIV secolo a.e.v. e abolito dopo la sua morte. Mosè, forse un sacerdote egizio, avrebbe tentato di ripristinare questa ...

    Vai alla scheda

  • Negli_appartamenti_della_morte

    Negli appartamenti della morte 

    Nelly Sachs

    Nelly Sachs nasce a Berlino nel 1891. Fin da molto giovane, scrive poesie, racconti e pièces per il teatro di marionette, opere che poi rinnegherà completamente nella seconda parte della sua vita. Con la madre la Sachs arriva a Stoccolma, grazie alla scrittrice svedese Selma Lagerlöf, nel maggio del 1940, con uno degli ultimi aerei da Berlino. Sarà l’inizio di trenta anni di esilio nel corso dei quali nasce un’opera lirica tra le più alte del Novecento, il cui tema centrale è la sopravvivenza allo sterminio degli ebrei d’Europa. In den Wohnungen des ...

    Vai alla scheda

  • Norme_contro_l’idolatria

    Norme contro l’idolatria 

    Mosè Maimonide

    Il tema del rifiuto dell’idolatria è uno dei messaggi centrali della Bibbia e dell’intera tradizione rabbinica. Il trattato qui tradotto dall’ebraico, pur essendo un testo del XII secolo, resta emblematico del rigore con cui i maestri di Israele rifiutano ogni falsa immagine del Divino e persino del valore morale e politico di questo rifiuto. Come scrive il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni nella postfazione, “anche se non ci si pensa spesso, la resistenza contro l’idolatria dovrebbe rappresentare uno ... Vai alla scheda

  • Diciannove_lettere_sul_giudaismo

    Diciannove lettere sul giudaismo 

    Samson Rafael Hirsch

    Le Diciannove lettere sul giudaismo, pubblicate nel 1836, che Hirsch firmò con lo pseudonimo Ben Uziel, sono una conversazione, tramite un dialogo epistolare, tra un giovane rabbino-filosofo di nome Naphtali e lo studente ebreo Benjamin, sul valore della religione in generale e sul giudaismo in particolare, sulla perenne attualità delle leggi della Torà e degli insegnamenti dei maestri di Israele, validi sempre pur nel mutare delle epoche e delle culture nelle quali le molte generazioni di ebrei si sono trovate a vivere. Questo è il suo primo libro tradotto in italiano (dalla Introduzione di ...

    Vai alla scheda

  • Norme_sui_fondamenti_della_Torà

    Norme sui fondamenti della Torà 

    Mosè Maimonide

    Questo piccolo ma denso libro costituisce il testo inaugurale del Mishné Torà, l’innovativo codice halakhico di Maimonide. Prima di intraprendere la sistematizzazione dei precetti della tradizione ebraica, l’autore vi espone i criteri e le linee guida di questa operazione. Si tratta di impiegare idee della filosofia greco-araba applicandole all’ebraismo, nella profonda convinzione (così come si esprime Averroè, concittadino e contemporaneo del Rambam) che “la verità è una e da tutti i lati concorda con se ... Vai alla scheda

  • Trento_1475

    Trento 1475 

    Ronnie Po-chia Hsia

    La domenica di Pasqua del 1475, il cadavere di un bambino di due anni di nome Simone fu trovato nella cantina di una famiglia ebraica a Trento. I magistrati arrestarono tutti gli uomini ebrei che vivevano nella città con l’accusa di omicidio rituale: l’uccisione di un bambino cristiano per utilizzarne il sangue nei riti religiosi ebraici. Sotto tortura, gli uomini confessarono e furono condannati a morte; le loro donne, che erano state tenute agli arresti domiciliari con i figli, avevano denunciato sempre sotto tortura gli uomini, e alla fine si convertirono al cristianesimo. Fu così che ...

    Vai alla scheda

  • La_via_delle_api

    La via delle api 

    Haim Ben-Abraham

    – La via delle api?
    – La via delle api è in ebraico derekh hadvorim. La parola derekh significa via, cammino, percorso, ma significa anche modo, nel senso di modo di fare, abitudine. Quindi l’espressione diventa anche la maniera delle api. Ma derekh significa ancora attraverso. E abbiamo un’altra variazione: attraverso le api, o per mezzo delle api.
    – Ma cosa c’entrano le api con le parole?
    – Api è in ebraico ...

    Vai alla scheda

Ricevi le nostre news

Registrati per ricevere le ultimi novità e promozioni esclusive.

Per offrirti un servizio migliore Giuntina.it utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l'uso dei cookies.