Fuori collana - Musica
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Tutti mi chiamano Ziamele
Claudio Canal«Cantami una piccola canzone in yiddish, che porti la felicità e nessuna brutta sorpresa, che tutti gli uomini, grandi o piccoli, capiscano, da bocca a bocca deve andare questa canzone». Ma le bocche sono state messe a tacere e non sappiamo più nulla di Ziamele, di Madama Rabinovitsh, dei violinisti di Rabbi Elimeylekh o di Shimke Khazer e di altri «uomini d'aria» che abitavano nella terra dove si parlava yiddish. Per la prima volta in Italia suoni e parole, canzoni e danze, ninnenanne e inni rivoluzionari, dall'Ucraina a New York, per raccontare la fatica, la lotta, l'amore, la persecuzione, dalle terre dello yiddish. ... Vai alla scheda
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Canti della Diaspora/Vol. 2° + cassetta
Liliana Treves AlcalayNella storia del popolo ebraico la musica popolare ha sempre occupato un ruolo di grande importanza perché rappresenta la «voce» che di generazione in generazione racconta attraverso i canti religiosi, i salmi, le ballate, le antiche romanze, le ninnenanne, le canzoni d'amore, di protesta e di speranza, la vita di un popolo vissuta all'interno della propria fede. In questo secondo volume Liliana Treves Alcalay continua a narrare il percorso musicale della tradizione ebraica attraverso i secoli, presentando ventiquattro nuovi testi originali con traduzione italiana a fronte, preceduti da un'introduzione storica. Ad esso ... Vai alla scheda
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Canti della Diaspora/Vol. 1° + cassetta
Liliana Treves AlcalayGià nelle epoche più remote il popolo d'Israele ha sentito la necessità di esprimere la propria fede, la speranza, la volontà di resistere all'oppressione attraverso la musica, che diventa così la voce di un popolo che racconta la sua storia, il suo peregrinare di paese in paese, il suo desiderio di pace. I canti vengono trasmessi oralmente di generazione in generazione, e comprendono tutti gli aspetti della vita ebraica: il passato biblico, il futuro messianico, il ciclo dell'anno, le tappe della vita, il lavoro, le frustrazioni, la protesta sociale, la speranza di diventare nazione, l'amore, la separazione, la ... Vai alla scheda
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Cantami un tango in yiddish
Gabriela Soltz - Oy'VeyEntrando in casa di mia nonna, da bambina, sentivo spesso una musica arrivare dal salotto; ricordo perfino la copertina del disco, che ritraeva un anziano signore con la barba rossiccia e in particolare la bellissima canzone "Oyfn pripetshik" di Mark Warshawsky, che è rimasta nitida nella mia memoria. I miei nonni parlavano fra di loro in yiddish, specialmente quando non volevano farsi capire da noi, oppure quando si ritrovavano con gli amici ai giardini per giocare a domino. Quando chiesi a mia nonna, che era nata in Crimea, di insegnarmi il russo, mi disse che ... Vai alla scheda
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Tradizioni musicali degli ebrei italiani dalla collezione Leo Levi (1954-1961)
CD (64:27) a cura di Francesco Spagnolo, direttore di Yuval Italia - Centro Studi Musica Ebraica (yuval@powerlink.it), prodotto dall'Università Ebraica di Gerusalemme e dall'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, pubblicato dal Jewish Music Research Centre dell'Università Ebraica di Gerusalemme. Canti di rito ashkenazita, sefardita e italiano per il Sabato, Rosh Hashanà e Yom Kippùr, Pesach e Shavuòt, Simchat Torà, Chanukkà e Purìm, nascite, circoncisioni e matrimoni, originari di Alessandria, Ancona, Asti, Casale Monferrato, Ferrara, ... Vai alla scheda
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