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Storia del pensiero ebraico nell’età antica

Giuseppe Laras
Prezzo libro: 13 € 12,35 € - 5%

Numero: 130
Numero riedizioni: 2
Pagine: 200
Legatura: brossura
Anno di edizione: 2006
ISBN: 88-8057-251-2

Convenzionalmente, la storia del pensiero ebraico, inteso “all’occidentale”, cioè come corpo organizzato e sistematico di idee e dottrine, prende inizio con Sa’adiyà Ben Yoseph (882-942) e la sua opera filosofica “Sulle Credenze e le Opinioni”. Influenzato dalla teologia razionale del Kalàm, sviluppatasi in seno all’Islam nel VII secolo, egli ne adotta la metodologia dialettica ed espositiva, anticipando ciò che poi diventerà contenuto e connotato della scolastica medievale. Per quanto riguarda, invece, il pensiero precedente (pensiero biblico ed inter-testamentario, produzione dell’ebraismo ellenistico, universo di fede, di idee e di tradizioni del Talmud, riflessione mistica sviluppatasi nel periodo talmudico e gaonico), ad esso viene di solito dedicata scarsa attenzione quasi non costituisca un momento fondamentale ed indispensabile del pensiero ebraico che si andrà sviluppando successivamente. Nel libro viene esposto a grandi linee il pensiero di Israele così come è venuto manifestandosi ed esprimendosi in un arco di tempo che va dal periodo biblico al IX secolo. Un pensiero, mai esclusivamente teoretico, che, partendo dall’idea monoteistica e attraverso l’esperienza della profezia, conosce momenti di contatto con realtà culturali esterne che, anziché snaturarlo, lo arricchiscono di spunti e contenuti senza mutarne l’originalità e l’identità di fondo. Vengono analizzati ed esposti, in sequenza cronologica, i contenuti del pensiero biblico, ellenistico, apocalittico, talmudico, mistico in un arco temporale di oltre duemila anni.

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