Samuele Romanelli
Il mantovano Samuele Romanelli (1757-1814) è una delle personalità ebraiche più interessanti e significative del secolo dei Lumi in Italia. La sua statura intellettuale d'eccezione si manifesta tanto in una vastissima opera poetica e in prosa, in ebraico e in italiano, che nei suoi rapporti con i principali rappresentanti dell'illuminismo ebraico europeo. Vissuto a Londra, Amsterdam, Berlino, Vienna, Trieste, Nizza, la sua insaziabile curiosità lo spinge fino in Marocco. Pur essendo stato un fedele suddito asburgico abbraccia con entusiasmo la causa di Napoleone. La sua intensa esistenza si conclude a Casale Monferrato, alla vigilia del congresso di Vienna, testimone di primo piano della travagliata transizione dalla segregazione nei ghetti all'emancipazione civile degli ebrei.
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Visioni d'Oriente
Samuele RomanelliDal 1786 al 1790 Samuele Romanelli effettua un lungo soggiorno nel sultanato del Marocco, di cui lascia la descrizione vivacissima in un fiorito e preciso ebraico biblico che qui si pubblica per la prima volta in una versione italiana integrale con una ricca introduzione e note. Durante questi quattro anni Romanelli condivise le precarie condizioni dei suoi correligionari in un momento di particolare incertezza politica per il Marocco, rischiando di lasciarci la vita a varie riprese e sopravvivendo facendo i più svariati mestieri, dal predicatore al traduttore, dall'addetto di affari al maestro di lingua. Il ... Vai alla scheda
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