Menachem Begin
Menachem Begin nacque a Brest-Litovsk (Russia) nel 1913. Nel 1937, in Polonia, diventò il leader del Betar, il movimento sionista di destra di Vladimir Jabotinsky. Arrestato nel 1940, passò circa due anni nelle carceri staliniane e poi, nel maggio del 1942, arrivò in Palestina al seguito dell’esercito del generale polacco Anders. Qui entrò nell’Irgun, gruppo militare indipendentista, divenendone il capo fino al suo scioglimento nel 1948. Leader dell’opposizione dal dopoguerra al 1977, vinse in quell’anno le elezioni con il Likud da lui fondato nel 1973 e, come primo ministro, firmò con il presidente egiziano Sadat gli accordi di Camp David (1978), ricevendo entrambi, per questo, il Nobel per la pace. Criticato per la gestione della guerra in Libano nel 1982, si dimise l’anno successivo ritirandosi dalla politica attiva. Morì a Tel Aviv nel 1992.
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Prigioniero in Russia
Menachem BeginMentre le nubi del secondo conflitto mondiale andavano annunciandosi all’orizzonte, Menachem Wolfovitch Begin e i suoi compagni dell’organizzazione giovanile sionista revisionista Betar si adoperavano per far emigrare quanti più ebrei possibile dalla Polonia in Terra d’Israele. Nel 1939, quando tedeschi e sovietici invasero la Polonia dopo il patto Molotov-Ribbentrop, Begin, colto completamente di sorpresa, lasciò rapidamente Varsavia con la giovane moglie per trovare rifugio a Vilna, in Lituania. Venne arrestato dalla NKVD, la polizia segreta sovietica, il 20 settembre del 1940 in quanto ...
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