Giorgina Arian Levi
Giorgina Arian Levi è nata a Torino nel 1910 dove tuttora vive. Insegnante, saggista e storica delle fonti orali, per sfuggire alle persecuzioni razziali emigrò nel 1939 in Bolivia, dove rimase fino al 1946. Al suo rientro in Italia, ha svolto un'intensa attività politica nelle file del PCI, prima come consigliere comunale a Torino, poi come deputato al Parlamento. Autrice di numerosi libri (di cui cinque pubblicati dopo il 1998), ha diretto per molti anni la rivista ebraica torinese "Ha Keillah".
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Un rabbino tunisino nei ghetti del Regno di Sardegna 1818-1830
Giorgina Arian Levi, Davide ViterboDopo la caduta di Napoleone le risorte monarchie imposero agli ebrei molte delle passate restrizioni. Nel 1818 Abraham Belaiss Naskar, un erudito rabbino, costretto a fuggire da Tunisi, sua città natale, probabilmente per atti di disonestà, arrivò nel Regno di Sardegna dopo peregrinazioni presso varie corti europee. Fu un personaggio stravagante, che con odi encomiastiche e comportamenti da cortigiano seppe conquistarsi il favore dei sovrani, ma suscitò la diffidenza degli abrei piemontesi. Parlava solo ebraico o arabo, ma Vittorio Emanuele I nel 1820 lo impose come rabbino a Nizza Marittima, con il ... Vai alla scheda
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Tutto un secolo
Giorgina Arian LeviRiflessioni e frammenti di vita costituiscono l'ossatura di questo libro di ricordi. Memorie di infanzia e di vecchiaia, momenti fondamentali nella lunga vita dell'autrice, un osservatorio per uno sguardo distaccato, ma mai lontano dalla realtà. Un punto di vista ebraico di una figura esemplare di donna impegnata tutta la sua vita tra storia e politica. Due capitoli costituiscono un interessante corollario al quadro dei ricordi: un ritratto di Nina Montedoro, un'indomita ebrea proletaria, e una lezione aperta di storia sull'antisemitismo e i suoi pericoli. ... Vai alla scheda
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I Montagnana
Giorgina Arian Levi, Manfredo MontagnanaLa presente memoria si propone di colmare una lacuna lasciata da storici ebrei sulla partecipazione alla lotta antifascista e alla Resistenza dei fratelli Montagnana, anche dei più noti quali Rita, Mario ed Elena. Forse tale omissione è dovuta al fatto che si ignora l'appartenenza del cognome Montagnana a un lungo ramo di famiglie ebraiche residenti in Piemonte sin dal secolo XVI. Il libro non pretende di essere una completa storia di tutta l'intensa militanza politica dei fratelli Montagnana. Gli autori si sono limitati a un quadro di insieme della famiglia, sottolineandone anche i diversi atteggiamenti di fronte alla ... Vai alla scheda
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