Alexandre Safran
Alexandre Safran è nato a Bacau nel 1910. A soli ventinove anni divenne rabbino capo di Romania. Durante la seconda guerra mondiale fu a capo del Comitato per la Resistenza e con la sua instancabile opera riuscì a salvare metà della popolazione ebraica della Romania. Nel 1948, dopo aver lasciato il suo paese, divenne rabbino capo di Ginevra e professore universitario. Nel 1981 l'Università Bar-Ilan di Tel Aviv ha istituito una cattedra di Cabbalà a suo nome. Di lui la Giuntina ha pubblicato Lottando nella bufera. Memorie, 1939-1947, Tradizione esoterica ebraica e Saggezza della Cabbalà.
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Tradizione esoterica ebraica
Alexandre SafranIn Saggezza della Cabbalà (Giuntina 1998), Alexandre Safran aveva delineato i princìpi della mistica ebraica e ne aveva interpretato le idee fondamentali. In questa antologia presenta una serie di testi, di grande profondità spirituale, che ci permetteranno di conoscere le opere e gli autori della Cabbalà dalle origini ai giorni nostri. L'accento è posto su ciò che costituisce l'unità intrinseca della Cabbalà, e cioè il suo carattere etico. L'etica è infatti la principale costante della dottrina cabbalistica, la manifestazione ...
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Saggezza della Cabbalà
Alexandre SafranIl termine ebraico qabbalah, che nel linguaggio talmudico significa semplicemente «tradizione», è utilizzato per definire la mistica ebraica e le tradizioni esoteriche dell'ebraismo. La Cabbalà è «la saggezza di ciò che è nascosto», e i cabbalisti, «gli uomini dell'interiorità», perseguono instancabilmente la loro ricerca della luce e della verità nascoste in tutto ciò che esiste al fine di trasmettere a coloro che ne sono degni quel poco che può essere trasmesso. Questo libro ...
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Lottando nella bufera
Alexandre SafranNel 1940, appena ventinovenne, Alexandre Safran fu eletto rabbino capo di Romania. La Comunità ebraica romena era allora alla mercé delle alleanze che venivano fatte e disfatte dai leader dell'Asse. Un milione di esseri umani sarebbero stati torturati, deportati, assassinati, mentre un uomo si ergeva davanti alle Guardie di Ferro, al governo Antonescu e ai nazisti, avendo come armi soltanto il suo coraggio e la forza delle sue parole. Come ha scritto Gideon Hausner, presidente del Consiglio di Yad Vashem, «grazie al suo eroismo, ai suoi continui interventi presso gli uomini politici e il clero, il rabbino capo Safran ... Vai alla scheda
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