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Non ti farai immagine alcuna
Massimo GiulianiChe cos’è la bellezza per l’ebraismo? E in che modo si intreccia con il sacro? Non ti farai immagine alcuna affronta il tema affascinante del rapporto tra arte, bellezza e santità nel pensiero ebraico. Dal roveto ardente a Chagall, da Kant a Rosenzweig, Massimo Giuliani esplora il senso dell’aniconismo – il divieto religioso di raffigurazione del volto umano e divino – come disciplina dello sguardo, capace di significare e di custodire l’irrappresentabile. Ne emerge un’estetica ebraica che intreccia filosofia, liturgia e arte, mostrando come la santità ...
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Commento alle Massime dei Padri
Mosè MaimonideIl trattato Avòt della Mishnà – noto anche come Massime dei Padri – è una raccolta di insegnamenti etici, che Maimonide interpreta con l’acume del filosofo e la profondità del sapiente ebreo. Questo commento anticipa molti dei temi che saranno poi sviluppati nella Guida dei perplessi: la tensione tra fede e ragione, il senso dell’agire virtuoso, la responsabilità morale e intellettuale dell’individuo. È dunque un’opera che parla non solo agli studiosi di testi ebraici, ma a tutti coloro che cercano un dialogo autentico tra tradizione e pensiero ...
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Elena
Fabrizio RondolinoIl 25 marzo 1944 Elena Colombo, dieci anni appena, è arrestata a Torino dalle SS. È sola: i genitori erano stati già deportati a dicembre. Nessuno di loro è tornato da Auschwitz.
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Molti anni dopo, Fabrizio Rondolino riceve un’e-mail dal Museo Diffuso della Resistenza di Torino: stanno preparando la posa di alcune pietre d’inciampo e hanno ritrovato, tra le carte della Delegazione per l’Assistenza degli Emigranti Ebrei, una lettera scritta nel maggio 1946 da sua nonna, Marcella Colombo. È una richiesta di aiuto per avere informazioni sulla sorte di suo ... -
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Un ebreo dimezzato
Ruggero Paolo JennaUn’autobiografia o un romanzo? Se è vero che la vita è imprevedibile per ogni essere umano, per alcuni può rivelarsi una sequenza di eventi inattesi che supera la più fervida immaginazione. È il caso di Ruggero Paolo Jenna che a novant’anni decide di affrontare e scrivere le proprie memorie. Lo fa perché attraverso la scrittura riesce finalmente ad aprirsi e a mostrare la propria fragilità. Lo fa per affrontare i propri sensi di colpa che da sempre, da quel giorno in cui tacque di fronte ai fascisti che arrestavano suo padre ebreo, gli hanno impedito di godere appieno della vita. In questo ...
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![TALMUD_BABILONESE_-_Trattato_Makkòt_(Pene_corporali)]()
TALMUD BABILONESE - Trattato Makkòt (Pene corporali)
Il trattato Makkòt appartiene all’Ordine Nezikin del Talmud, dedicato al diritto civile e penale. È strettamente collegato a Sanhedrin, tanto che alcuni lo considerano una sua continuazione, mentre Maimonide lo interpreta come un trattato autonomo. Il nome deriva da makkòt, “colpi”, “percosse”, “pene corporali”, termine che nella Torà ricorre sia in senso letterale sia figurato, fino a indicare le piaghe d’Egitto.
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Il tema centrale è la punizione corporale della ... -
![TALMUD_BABILONESE_-_Trattato_Horayòt_(Istruzioni)]()
TALMUD BABILONESE - Trattato Horayòt (Istruzioni)
Il trattato Horayòt è il decimo e ultimo dell’Ordine Nezikin della Mishnà. Breve ma complesso, affronta uno dei temi più delicati: gli errori involontari commessi dalle autorità religiose e giudiziarie – il tribunale, il Sommo Sacerdote e il Nasì (il capo, inteso come re d’Israele). Il titolo significa “istruzioni”, “insegnamenti” o “prescrizioni”: qui si tratta di insegnamenti sbagliati che, pur provenendo da guide autorevoli, inducono l’intero popolo a ...
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![Roma_1524]()
Roma 1524
Bernard Dov Cooperman, Serena Di Nepi, Pierre Savy, Anna EspositoIl 12 dicembre 1524 papa Clemente VII promulgò, con un breve, i Capitoli di Daniel da Pisa, il primo statuto di una comunità ebraica di cui si abbia notizia. Questo documento, che era stato redatto su incarico del pontefice dal banchiere toscano Daniel da Pisa, costituì il fondamento della vita istituzionale degli ebrei di Roma nei secoli successivi e rimase in vigore per larga parte del periodo del ghetto, anche dopo il 1555. La pubblicazione dei Capitoli stemperò per qualche anno le tensioni interne al gruppo ebraico che avevano preso il via, dopo il 1492, con l’arrivo degli esuli ...
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![Alleanza_e_Conversazione_-_Esodo._Il_libro_della_redenzione]()
Alleanza e Conversazione - Esodo. Il libro della redenzione
Jonathan SacksShemot, il libro dell'Esodo, narra la storia di un popolo di schiavi, oppresso per generazioni, che riesce a liberarsi dalle catene del più potente impero dell'antichità. Questo racconto ha un significato rivoluzionario: mostra un Dio che si schiera con gli oppressi e i senza voce, e celebra la nascita del popolo ebraico, chiamato a costruire una società nuova, fondata su giustizia ed equità. Dalla schiavitù in Egitto alle piaghe, dalla guida di Mosè al dono della Torà, dall'idolatria del Vitello d'oro fino alla costruzione del Tabernacolo, ...
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![Alleanza_e_Conversazione_-_Genesi._Il_libro_dei_fondamenti]()
Alleanza e Conversazione - Genesi. Il libro dei fondamenti
Jonathan SacksBereshit, il libro della Genesi, ci parla delle origini: del mondo, dell’umanità, della famiglia. Ma è anche il fondamento dell’esperienza ebraica, e insieme un racconto universale, capace di parlare a ogni essere umano, oltre ogni confine religioso o culturale. La Genesi affronta i grandi temi della condizione umana – la libertà, la responsabilità, la giustizia, la fede, il rapporto con l’altro – attraverso narrazioni vive, profondamente umane, capaci di interrogare il presente.
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In questo primo volume della serie Alleanza e conversazione, ... -
![Salvatore_Ottolenghi]()
Salvatore Ottolenghi
Roberto RiccardiRoma, 4 giugno 1902. Senza appuntamento, un giovane medico varca la soglia del direttore generale della Pubblica Sicurezza. In pochi minuti convince il ministro Giolitti a creare qualcosa che non esiste: una Scuola di polizia scientifica. Tre mesi dopo, a Regina Coeli, nasce il primo corso al mondo che trasforma l’indagine da pratica empirica a disciplina fondata sulla scienza.
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Al centro di questa rivoluzione c’è Salvatore Ottolenghi, ebreo astigiano, allievo di Cesare Lombroso, animato dal desiderio di rendere la giustizia davvero giusta. Da lui nascono il cartellino segnaletico, la ...
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